“Il detenuto non doveva sapere chi altro c’era lì, né avere alcun contatto umano che non fosse rigidamente controllato, a fini psicologici, dalle guardie”. Queste alcune delle parole di Anna Funder nel suo famoso “C’era una volta la Ddr”.
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“Si leva un canto dalla folla, e pare la voce stessa della Polonia: un dolore dignitoso di gente usa da secoli ad essere schiacciata e a risorgere. Di gente che viene uccisa sempre e che non muore mai. Quando la targa d’oro si riabbassa, suona una fanfara che ha note piene di passione disperata e […]
Ho pensato all’idea di questo blog a lungo, a come strutturarlo su una piattaforma ancora di più e, quando era tutto apparentemente pronto, ho ritenuto inadeguati degli articoli, oppure cancellati. Il procrastinare è il figlio prediletto delle insicurezze delle prime volte della vita.